'800 - '900

Con la Repubblica Cisalpina incomincia a concretizzarsi la prospettiva di una città che sarà un modello di crescita economica, amministrativa e culturale per quasi due secoli. Con la realizzazione di opere come l’Arco della Pace, le nuove Porte con Caselli ricavati demolendo i Bastioni Spagnoli, la definitiva apertura del Naviglio di Pavia e successivamente del collegamento tra piazza Scala e piazza Duomo con la Galleria si apre sicuramente una nuova dimensione urbana che esploderà con la raggiunta unità nazionale, anche attraverso piani Regolatori fortemente innovatori, dove sicuramente una delle opere più imponenti fu la realizzazione della rete ferroviaria che influenzò il disegno di crescita della città stessa, grazie anche alla spettacolare realizzazione della Stazione Centrale.
Ma se nell’elaborazione più diffusa dell’eclettismo ottocentesco la città si adatterà genericamente al linguaggio più diffuso nelle grandi capitali europee, nel ‘900 riuscirà a realizzare modelli architettonici tali da documentare l’esistenza di una vera e propria scuola di pensiero sensibile al Razionalismo, con una particolare attenzione verso i nuovi materiali da costruzione che erano stati introdotti dalla Rivoluzione Industriale. Basti ricordare episodi che vanno dal Palazzo della Triennale al Palazzo dell’Arengario, fino ad arrivare al Grattacielo Pirelli o all’Istituto Marchiondi.
In questo periodo l’Architettura si troverà, almeno inizialmente, di fronte ad un evidente confronto culturale con l’inizio delle grandi opere di restauro che determinarono, anche in questo settore, la ricerca di una vera e propria scuola di pensiero documentata da opere come, tra le altre, il restauro di S. Maria delle Grazie o del Castello Sforzesco. Ciò determina oggi importanti riflessioni sul restauro, tanto da creare i presupposti per confrontarsi con il concetto del “restauro del restauro”.

Testo a cura di
Arch. Libero Corrieri
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano

Dove sono

In primo piano

Chiesa di Santa Maria Segreta

L'intervento di restauro qui di seguito brevemente presentato ha avuto lo scopo di conservare l'intera superficie della scomposta chiesa milanese di Santa Maria Segreta ricomposta tra il 1912 e il 1918 presso l’attuale Piazza Tommaseo, lungo l’asse di via Mascheroni.


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Chiesa di San Gregorio Magno

L’intervento condotto sugli esterni ha interessato le superfici della chiesa e del campanile. Le facciate esterne, caratterizzate dalla forte presenza di depositi superficiali e dalla disgregazione dei materiali, sono state oggetto dell’intervento di pulitura e lavaggio delle superfici, di consolidamento dei materiali lapidei e di ripristino di alcuni elementi mancanti. Le superfici interne sono interessate dal restauro delle superfici, il cui intervento è stato recentemente avviato, a partire dal dipinto del Morgari presente sull’arco trionfale.

 


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Palazzo Ratti

L’Edificio che si affaccia con il prospetto principale su via Senato al n. 12 è un immobile disciplinato dall’art 45 (vincolo indiretto) del Dlg 42/04...


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Edificio di Via Nirone

L’edificio fu realizzato dall’arch. Paolo Mezzanotte con la collaborazione del fratello ing. Vittorio, quale sede della “Casa dei Fasci milanesi” nell’anno 1927. Il restauro, realizzato nel 2002/2003 dall’Impresa MINOTTI S.r.l. ha riguardato la facciata principale, ricca di elementi decorativi architettonici, presenti soprattutto ai piani superiori.


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