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E’ agli ingenti danni di guerra del secondo conflitto mondiale e alla successiva assenza di coperture che si deve il degrado determinato dall’azione delle acque meteoriche, le quali, per circa tre anni, hanno agito direttamente sulle partiture decorative e sui modellati ornamentali delle sale. Al ripristino delle coperture non fece seguito alcuna manutenzione delle superfici decorative, né il controllo dell’umidità relativa degli ambienti né una ventilazione adeguata. Ciò ha comportato formazione e ristagno di condensa e conseguente degrado cui nel tempo si sono sommate manutenzioni improprie, in funzione della nuova destinazione delle sale ad uso espositivo: tinteggiature, introduzione d’elementi di impiantistica e conseguenti reintegrazioni dei supporti hanno contribuito a spezzare l'uniformità delle superfici, già fortemente compromessa dal degrado. Dagli anni ‘80 del XX secolo, il palazzo è oggetto d’interventi di restauro: Cooperativa per il Restauro S.C.p.A. ed Astarte Conservazione e Restauro S.r.l. hanno operato tra il marzo 1998 ed il marzo 2001 nel corso del 2° lotto lavori, con l’intervento di conservazione degli apparati decorativi delle sale a piano nobile, tra le quali la Sala delle Cariatidi e lo Scalone d’Onore.
Testi a cura di Simonetta Offredi e Raffaella SilariFotografie di Mauro Ranzani