Premesso che la vita di un bene culturale è strettamente influenzata dalle condizioni ambientali del contesto che lo accoglie (ombreggiamento, orientamento, ecc.) e che il manufatto per sua conformazione e materiali si caratterizza per porosità e assorbimento idrico, attualmente, al termine dell’intervento, si tratta di definire nella futura manutenzione i limiti di accettazione e di convivenza tra il verde e le mura, nella consapevolezza che è impensabile opporsi al ciclo biologico di ricrescita, ma che non possiamo evitare di prenderci cura di questi resti del sistema difensivo cinquecentesco cittadino, pena la loro perdita.
Da una fase di “correzione” prevista con l’intervento di restauro si dovrà passare ad una fase di “mantenimento”.
Testo a cura di Lorena Bauce e Rebecca Fant
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