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Restauro della copertura, delle facciate esterne, dei locali interni, degli infissi e dei portoni. L’intervento sul complesso Cascina Cuccagna vuole essere sin dal suo progetto una testimonianza delle trasformazioni del tessuto agricolo all’interno dell’espansione della città. Per fare ciò è essenziale improntare l’intervento alla conservazione di tutte le testimonianze di tale trasformazione. La Cascina nasce intorno alla fine del 1600, come cascina Il Torchio che coltiva e prepara le piante officinali per l’Ospedale Maggiore.
A seguito delle trasformazioni urbanistiche di metà dell' '800 assume il nome Cuccagna dal vicolo che la collegava con un’altra cascina. L’intervento ha interessato tutto il complesso architettonico. I lavori sono cominciati con il restauro delle coperture, sia dei coppi in latterizzio sia la orditura in tutte le sue forme; è stato utilizzato un particolare isolante a base di lana animale che in ridotto spessore garantisce buone prestazioni. Il restauro delle facciate esterne ha interessato sia l’intonaco, ancora presente per la maggior parte, che i conci in beola del sottogronda e i contorni in arenaria delle finestre e in granito rosa di Baveno degli ingressi principali sul vicolo Cuccagna. Internamente si sono restaurate le pareti dei locali, i pavimenti in cotto lombardo, i soffitti in cannicciato al piano terra e in legno al piano primo, gli infissi originali ancora esistenti così come le porte e i portoni.
Anche gli elementi in ferro come le ringhiere di scale, aperture e ballatoio sono state recuperate con interventi conservativi.
Testo a cura di: Juan Carlos Usellini
Fotografie di: Juan Carlos Usellini, Umberto Gillo, Silvia Rizzi e Archivio Mapei